Un Percorso di Riflessione: Scoprire i 7 Specchi Esseni per la Crescita Personale
Oggi desidero condividere con voi una gemma di saggezza antica ma eternamente rilevante: i sette specchi esseni, un percorso di crescita davvero interessante. Affronteremo uno specchio alla volta e suggerirò alcuni esercizi.
Per osservare la nostra immagine esteriore utilizziamo uno specchio che riflette il nostro aspetto fisico ma per esplorare il nostro mondo interiore, sono le relazioni che abbiamo con gli altri a fungere da specchio. Le interazioni e le connessioni che stabiliamo riflettono le nostre percezioni e vibrazioni, mostrando ciò che risiede nel profondo di noi. Condividendo esperienze e interagendo con gli altri, possiamo notare come reagiamo e come ci sentiamo, permettendoci di guardare più a fondo dentro di noi. Attraverso questo “specchio” relazionale, possiamo esplorare la nostra profondità interiore e ottenere una comprensione più chiara di chi siamo veramente orientandoci in un percorso di crescita in cui i sette specchi esseni sono solo l’inizio. Ed è proprio questo che rappresentano i sette specchi esseni nel nostro percorso di crescita personale.
Questo processo di condivisione e riflessione sui sette specchi esseni può essere liberatorio. Imparare a vedere le sfide come occasioni di crescita, invece di ostacoli insormontabili, è il primo passo verso una vita meno angosciante. L’apertura mentale, anziché la frustrazione, ci guida verso una maggiore comprensione e guarigione.
I saggi antichi erano consapevoli di questi concetti, ma molto di questo sapere si è perduto o è stato dimenticato nel tempo. Tuttavia, alcuni tesori di saggezza sono sopravvissuti attraverso le storie e le scoperte archeologiche, come quella della scuola iniziatica degli Esseni. Gli Esseni, una comunità monastica di origine ebraica, svilupparono tecniche per l’autoconoscenza, tra cui quella dei sette specchi, che servivano a riflettere e a esplorare la natura umana.
Un ricercatore moderno, Gregg Braden, ha esplorato e diffuso la conoscenza dei sette specchi esseni, fornendo una lente attraverso cui possiamo vedere e comprendere meglio la nostra interiorità e iniziare un percorso di crescita personale.
Nel mondo interconnesso di oggi, dove i contatti virtuali e reali intrecciano le nostre vite in una rete di relazioni, queste antiche tecniche possono avere un impatto ancora più profondo.
E così, come faccio quotidianamente nei miei percorsi di crescita Alchemicha, ti incoraggio a intraprendere questo viaggio di scoperta e auto-riflessione attraverso i sette specchi esseni, aprendo la tua mente e il tuo cuore per creare una realtà che risuoni con la tua verità più profonda.
Esploriamo insieme il Primo Specchio Esseno: Lo Specchio del Momento Presente
Il Primo dei sette specchi esseni ci fa un invito molto speciale: tuffarci nel qui e ora come ci insegna molto bene Eckhart Tolle nel suo libro “Il potere di adesso”
Questo specchio è come se ci sussurrasse che dentro l’attimo presente c’è un mondo intero da scoprire, un universo di emozioni, sensazioni e realtà che spesso ci sfugge.
Ecco, vorrei portarti in un piccolo viaggio per svelare la magia del momento presente, attraverso esempi ed esercizi semplici ma profondi.
Nel tumulto della vita quotidiana, ci troviamo spesso immersi in situazioni che possono scatenare una varietà di emozioni e reazioni. Queste situazioni, in effetti, agiscono come specchi, riflettendo non solo le nostre reazioni interiori ma offrendo anche un’opportunità per una maggiore consapevolezza e crescita personale.
Un esempio vivido può essere illustrato attraverso un’esperienza comune nel mondo del lavoro.
Immagina di trovarti in una situazione tesa sul lavoro, dove le richieste sembrano oltrepassare le tue capacità o le tensioni tra colleghi stanno raggiungendo un punto di ebollizione. Prima che l’ansia o la frustrazione possano prendere il sopravvento, prenditi un momento per fare una pausa. In questa pausa, riconosci le emozioni che stai attraversando, osserva con cura ciò che sta succedendo attorno a te e nota come stai reagendo a queste circostanze. Questo piccolo intervallo di riflessione ti offre la possibilità di distaccarti dalla marea di emozioni e vedere la situazione da una prospettiva rinnovata.
La presa di coscienza che emerge da questa pausa ti permette di rispondere piuttosto che reagire, creando uno spazio per soluzioni più costruttive e interazioni più armoniose, ad esempio potresti scoprire che la tensione è nata da un malinteso che può essere facilmente risolto attraverso una comunicazione aperta e onesta.
Estendendo questa comprensione alle interazioni sociali, lo specchio della consapevolezza continua a rivelarsi utile.
Quando ti trovi in una conversazione con un altro, sforzati di essere completamente presente con quella persona. Ascolta attentamente ciò che viene detto, così come spiego in questo mio articolo, resistendo alla tentazione di formulare la tua risposta mentre l’altro sta ancora parlando. Allontana qualsiasi distrazione e permetti a te stesso di connetterti veramente con l’essenza di ciò che viene condiviso. In questo modo, non solo arricchirai la qualità della conversazione, ma scoprirai anche che ogni interazione può servire come uno specchio, riflettendo aspetti di te stesso che potrebbero altrimenti rimanere inesplorati e che ti danno acceso a un percorso di crescita incredibile.
Attraverso l’esercizio dell’osservazione e la pratica della presenza, sia nel mondo del lavoro che nelle relazioni personali, cominci a scoprire che ogni momento e ogni interazione ti offrono un’opportunità per esplorare più profondamente te stesso e il mondo attorno a te. E in questa esplorazione, si apre un cammino verso una maggiore saggezza, comprensione e, in ultima analisi, un’esperienza di vita più ricca e soddisfacente che il percorso di crescita attraverso i sete specchi esseni è capace di regalare a chi ha la voglia di mettersi in discussione.
Ma vediamo alcuni esercizi per abbracciare il momento presente:
Dedica una porzione della tua giornata, magari 10-15 minuti, alla pratica meditativa. Trova uno spazio tranquillo e confortevole, lontano dalle distrazioni. Seduti comodamente, chiudi gli occhi e inizia a portare la tua attenzione sul respiro. Senti l’aria fresca che entra nelle narici, il leggero espandersi del tuo torace e dell’addome, e poi l’esalazione gentile che segue. Se la mente inizia a vagare, come è naturale che faccia, riconosci i pensieri che emergono senza giudizio, e poi dolcemente guida la tua attenzione di ritorno al flusso del tuo respiro. Questa pratica ti aiuterà a centrarti e a creare uno spazio di serenità nel tuo giorno.
Estendi la consapevolezza al di fuori della tua pratica meditativa quotidiana incorporando la pratica della ricerca di consapevolezza anche nelle azioni quotidiane.
Che si tratti di lavare i piatti, camminare o semplicemente bere una tazza di tè, prova a farlo con piena attenzione. Senti l’acqua sulle tue mani mentre lavi i piatti, nota la sensazione del terreno sotto i piedi mentre cammini, assapora il calore e il gusto del tè mentre bevi. Ogni azione, per quanto banale possa sembrare, può diventare un portale verso il momento presente se affrontata con consapevolezza. Dedica del tempo a esplorare il mondo attraverso i tuoi sensi. Seduti in un parco o in giardino, permetti ai tuoi sensi di aprirsi completamente. Senti il canto degli uccelli, il profumo della terra, la sensazione del vento sulla pelle. Guarda i colori e le forme che ti circondano con occhi curiosi. Questa pratica di esplorazione sensoriale può aiutarti a connetterti più profondamente con il momento presente e a trovare gioia nelle semplici meraviglie della vita. I sette specchi esseni ti chiedono di riflettere prima di tutto su te stesso attraverso la consapevolezza del tuo corpo.
Durante i seminari estivi in natura propongo sempre la pratica di abbracciare gli alberi che puoi trovare in questo mio video.
È difficile da credere ma se impariamo ad aprire i nostri sensi e a prendere consapevolezza delle sensazioni e emozioni, riusciamo a notare come ogni albero abbia un proprio carattere e energia.
Riportando questa pratica con le persone, è incredibile notare quanto ci insegni ad ascoltare oltre le parole e a sentirsi in una sintonia incredibile con tutto ciò che ci circonda, come insegna il saluto Maya IN LAK’ECH che significa “io sono te, tu sei me”, un saluto che esprime un codice morale che riconosce l’Amore in ogni cosa.
Da non sottovalutare in questo percorso di crescita, la pratica della Gratitudine
Inizia o termina la giornata con un momento di gratitudine. Prendi qualche minuto per riflettere su ciò per cui sei grato, che si tratti di persone nella tua vita, opportunità, o semplicemente la bellezza della natura che ti circonda. Scrivere queste riflessioni in un diario della gratitudine aiutarti a mantenere un senso di apprezzamento e meraviglia per la vita quotidiana e fare in modo che ti concentri sulla vita presente, su quello che hai e non su ciò che ti manca. I sette specchi esseni cercano di sviluppare le tue potenzialità non colmare quelle che il mondo ti fa pesare come lacune.
Incorporando queste pratiche nella tua vita quotidiana, troverai che la bellezza e la profondità del momento presente diventano sempre più accessibili, offrendoti una fonte inesauribile di pace, gioia e ispirazione. Prova e fammi sapere! E se vuoi iniziare un percorso di consapevolezza, non esitare a contattarmi!
Il Secondo Specchio Esseno: Lo Specchio di ciò che Giudichiamo
Il Secondo dei sette specchi esseni ci offre un’opportunità unica: quella di osservare i nostri giudizi e le reazioni che ne derivano. Come Byron Katie esplora nelle sue opere sul “Lavoro”, questo specchio ci invita a interrogarci sulle storie che ci raccontiamo e sulle convinzioni che formiamo.
Lo Specchio delle Giudizi ci mostra come spesso proiettiamo su altri quello che non abbiamo risolto in noi stessi. Questa comprensione ci può aiutare a trasformare il giudizio in comprensione ed empatia.
Vi porterò in un viaggio alla scoperta di come i nostri giudizi possono essere trasformati in strumenti di crescita personale, con esempi pratici e riflessioni.
Nel vortice degli impegni quotidiani, è facile cadere nella trappola del giudizio. Si può pensare di essere giusti nel criticare un collega per un errore o nel rimproverare un amico per un comportamento. Ma cosa ci mostra realmente lo specchio del giudizio in queste situazioni? Cogli il percorso di crescita che ti sta offrendo!
Per esempio, considera un momento in cui hai sentito il bisogno di giudicare qualcuno per la sua lentezza nel completare un compito. Prima di lasciarti andare alla critica, fai un passo indietro. Chiediti: “Che cosa sta riflettendo questo su di me? Ho mai agito in modo simile?”. Questa riflessione può aprire la porta a una maggiore comprensione di te stesso e degli altri.
La presa di coscienza che deriva da questo tipo di interrogazione porta alla possibilità di sostituire il giudizio con una risposta più compassionevole. Forse riconoscerai che la lentezza altrui rispecchia la tua impazienza o il tuo perfezionismo. Questa realizzazione può trasformare il modo in cui interagisci con gli altri, promuovendo una maggiore armonia e cooperazione.
Ecco alcuni esercizi per lavorare con lo Specchio delle Giudizi:
- Prenditi del tempo per scrivere su un diario i tuoi giudizi più comuni. Esplora le origini di questi pensieri e chiediti cosa riflettono su di te e sulle tue esperienze passate..
- Quando senti il bisogno di giudicare, prova ad avviare un dialogo aperto anziché formulare un giudizio. Questo ti permetterà di comprendere meglio la situazione e potrebbe rivelare nuove prospettive.
- Quando giudichi qualcuno, cerca di metterti nei suoi panni. Questo esercizio di empatia può aiutarti a comprendere meglio gli altri e a ridurre la tendenza a giudicare.
Attraverso questi esercizi, potrai trasformare i tuoi giudizi in opportunità per approfondire la conoscenza di te stesso e migliorare le tue relazioni. Ricorda che il cammino attraverso i sette specchi esseni è un invito a un viaggio interiore che può arricchire la tua vita in modi inaspettati.
Il Terzo Specchio Esseno: Lo Specchio delle Relazioni Ferite
Il Terzo dei sette specchi esseni ci invita a riflettere su un aspetto fondamentale della nostra esperienza umana: le relazioni e le ferite emotive che possono emergere da esse. Questo specchio ci mostra che, attraverso le interazioni con gli altri, possiamo spesso incontrare parti di noi che sono ferite, parti che richiedono la nostra attenzione e cura.
Le relazioni, siano esse romantiche, amicali o professionali, possono essere terreno fertile per conflitti e malintesi.
Ogni volta che ci sentiamo feriti o delusi da qualcuno, il Terzo Specchio si palesa, offrendoci l’opportunità di guardare oltre il dolore immediato e di vedere quali parti di noi stanno richiamando guarigione.
Ad esempio, potresti provare rabbia o tristezza quando un amico trascura di sostenerti in un momento di bisogno. Invece di reagire o ritirarti, chiediti: “Qual è la ferita dentro di me che è stata toccata da questa esperienza?” Questa domanda può aprirti a un processo di introspezione, dove potrai scoprire che forse quella ferita risale a un senso di abbandono provato nell’infanzia.
Propongo alcune pratiche per lavorare sulle relazioni ferite:
Dedica del tempo alla riflessione personale, magari attraverso la scrittura o la meditazione. Chiediti quale messaggio sta cercando di trasmetterti la ferita. Che cosa puoi imparare da questa esperienza? Come puoi crescere? Entra in dialogo con la parte di te che si sente ferita. Dalle voce, ascoltala e poi offrile conforto e comprensione, proprio come faresti con un amico caro.
Ricorda, ogni relazione che sfida o ferisce è un maestro che ti invita a conoscere e amare te stesso più profondamente.
Il Quarto Specchio Esseno: Lo Specchio delle Porte Abbandonate
Il Quarto Specchio ci invita a esaminare quelle parti di noi che abbiamo abbandonato o negato.
Questo specchio ci riflette ciò che abbiamo trascurato in noi stessi, sogni non realizzati, talenti non espressi, o parti della nostra personalità che abbiamo soppresso per conformarci alle aspettative altrui.
Riflettiamo su un esempio: magari hai sempre desiderato esprimerti artisticamente, ma hai scelto un percorso professionale più “sicuro”. Il Quarto Specchio potrebbe manifestarsi attraverso un senso di insoddisfazione o invidia quando incontri persone che hanno perseguito la loro passione artistica.
Ecco alcuni esercizi per riconnetterti con le parti abbandonate di te stesso:
- Dedica del tempo a esplorare attività creative che ti attraggono. Che sia la pittura, la scrittura o la danza, permetti a te stesso di esplorare questi interessi senza giudizio.
- Tieni un diario dei sogni e delle aspirazioni. Scrivi liberamente su ciò che desideri e immagina come potrebbe essere la tua vita se segui questi sogni.
- Pratica la visualizzazione guidata, immaginando di vivere una giornata pienamente esprimendo quei talenti o parti di te che hai messo da parte. Che sensazioni emergono?
- Considera di lavorare con un coach o un terapeuta che possa aiutarti a esplorare e a reintegrare queste parti di te stesso in modo sicuro e sostenuto attraverso un percorso di crescita personale. Nelle mie pratiche ad esempio utilizzo i viaggi sciamanici, la prefigurazione, gli sblocchi emozionali, il campo morfogentico e le riflessioni sull’attrattore del caos oltre alle consuete tecniche di coaching e goal map… i metodi sono tanti, trova quello più adatto a te!
Attraverso il lavoro con il Quarto Specchio, potrai iniziare a reintegrare quei sogni e quei talenti nella tua vita, forse in modi che non avevi mai considerato possibili.
Ti invito a esplorare ogni specchio con curiosità e apertura, pronto a incontrare parti di te che attendono di essere viste e accolte. Se desideri supporto o condivisione in questo viaggio, sono qui per accompagnarti.
Il Quinto Specchio Esseno: Lo Specchio delle Qualità Latenti o del Potenziale Supremo.
Il Quinto Specchio Esseno riflette le qualità o i talenti che abbiamo dentro di noi, ma che non abbiamo ancora riconosciuto o sviluppato pienamente. È il dominio del potenziale nascosto e del nostro sé supremo che attende di essere scoperto e manifestato nella realtà.
Quando qualcuno ci ammira o invidia per qualità che noi non vediamo in noi stessi, o quando siamo attratti da qualità in un’altra persona che desideriamo, ci troviamo di fronte a questo specchio.
Queste esperienze esterne sono un invito a un grande percorso di crescita: riconoscere e ad abbracciare i nostri talenti inespressi e le nostre possibilità.
Ecco come puoi lavorare con il Quinto Specchio per sbloccare il tuo potenziale:
- Prenditi del tempo per riflettere sulle qualità che ammiri negli altri e chiediti come si possono manifestare in te. Considera se ci sono talenti o passioni che hai trascurato o minimizzato.
- Dai spazio nella tua vita per sperimentare nuove attività o sviluppare abilità che ti interessano. Questo può includere corsi, workshop o semplicemente praticare autonomamente.
- Ascolta il feedback degli altri. A volte, gli altri possono vedere in noi qualità che noi stessi non riconosciamo. Essere aperti a questa prospettiva esterna può essere illuminante.
- Tieni traccia dei tuoi successi e momenti di crescita, porre attenzione ai progressi può essere molto motivante e rivelatore.
Lavorando con il Quinto Specchio, potrai iniziare a riconoscere e a valorizzare i tuoi talenti unici. Questo può portarti a esplorare nuove possibilità nella tua vita e a sviluppare una maggiore fiducia nelle tue capacità.
Il Sesto Specchio Esseno: Lo Specchio del Modello Oscuro
Il Sesto Specchio ci mostra le nostre qualità più oscure, quelle che tendiamo a giudicare o condannare. Queste possono essere caratteristiche che abbiamo rifiutato o represso in noi stessi, ma che vediamo chiaramente negli altri, spesso reagendo con forte emozione o giudizio.
Questo specchio ci sfida ad affrontare e integrare queste parti nascoste di noi stessi per ottenere una maggiore interezza e comprensione di chi siamo veramente.
Per lavorare con il Sesto Specchio:
- Riconosci che le qualità che giudichi negativamente negli altri possono riflettere aspetti di te che non hai accettato.
- Impara ad accettare questi aspetti di te stesso senza giudizio, riconoscendoli come parti del tuo essere completo.
- Cerca modi per integrare questi tratti nella tua vita in modo sano e costruttivo, anziché negarli o reprimere, fai che diventino l’input al tuo percorso di crescita interiore.
Il Settimo Specchio Esseno: Lo Specchio del Sé Divino
Il Settimo Specchio riflette la nostra percezione del divino e la nostra connessione con l’Universo.
Ci mostra come possiamo vedere il nostro riflesso nel tutto e come il tutto si riflette in noi.
Questo specchio ci invita a riconoscere la sacralità in ogni parte della nostra vita e a vivere con una consapevolezza della nostra unità con l’intera creazione.
Per lavorare con il Settimo Specchio:
- Coltiva una pratica spirituale che risoni con te e ti permetta di sentire una connessione più profonda con il mondo che ti circonda. Cerca di vedere gli altri e il mondo in cui vivi come un’estensione di te stesso, vivendo con compassione e empatia. Rifletti sulla tua vita e sulle tue esperienze come parte di un disegno più grande e cerca di comprendere il tuo ruolo all’interno di esso. Nei corsi Alchemicha questo specchio è la base di partenza per qualsiasi cambiamento, fino a quando vivi nella divisione, senza questa consapevolezza il cambiamento non è possibile.
Attraverso questo processo di riflessione e integrazione, possiamo arrivare a una comprensione più completa e compassionevole di noi stessi e degli altri, portando a una vita più armoniosa e consapevole.
L’antica saggezza dei Sette Specchi può servire come un percorso di crescita personale illuminante, rappresentano una guida potente per il nostro sviluppo personale e spirituale, invitandoci a guardare non solo all’interno di noi stessi ma anche oltre, verso un senso di connessione e unità con l’intero universo.
Buona riflessione… su ogni specchio!
Jessica Venturi
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